TRICY, TRE RUOTE SU INFINITE DIREZIONI

Dal 1920, ogni estate, Vittorio saliva in sella alla sua bicicletta e pedalava per 593 km fino a Redipuglia. Era il suo modo di riconnettersi con se stesso e col mondo: sentire la strada sotto le ruote, l’aria addosso, la fatica nelle gambe e la libertà nel cuore.

Il caldo, la pioggia o i rettilinei interminabili?
Non importavano. Vittorio pedalava, anno dopo anno, godendosi il paesaggio che cambiava e spingendo se stesso sempre un po’ oltre.

Con l’avenzare dell’età le gambe non hanno più retto il peso di quel viaggio epico. Il corpo chiedeva tregua, ma il cuore voleva ancora partire. Così la sua famiglia ha iniziato a pensare: e se ci fosse un modo per non rinunciare alla strada?
È nata così l’idea di Tricy, metà bici e metà triciclo, un nuovo compagno di viaggio capace di portare avanti il sogno di Vittorio.

Realizzarla non è stato semplice, c’è stata una lunga fase di ricerca che ha coinvolto un team di ingegneri e maestranze specializzate della Proteco.
Ma ci siamo riusciti!

Oggi, la sua storia è diventata un simbolo. Perché tutti noi, in fondo, abbiamo un Redipuglia da raggiungere, fosse solo anche la scuola in cui ogni giorno portiamo i nostri bambini.

E Tricy è qui per accompagnarci, verso infinite direzioni e darci tutti i giorni quella libertà nel cuore che Vittorio inseguiva ogni estate.